Migliorare qualità dell’aria e clima nei prossimi tre anni

Tre proposte che già nei prossimi tre anni porterebbero a un risparmio di più di 15 miliardi di metri cubi di gas e facendo a meno di qualcosa come 40 milioni di tonnellate di gas serra. Se ne è parlato alla Conferenza sul Clima di Roma di giovedì 14 luglio.
Le ipotesi sul tappeto sono: Raggiungere l’obiettivo dell’84% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, abbassare il consumo energetico delle nostre abitazioni con la riforma dell’ecobonus per elettrificare tre milioni di abitazioni in tre anni e promuovere su vasta scala misure comportamentali per i cittadini, come ad esempio abbassare riscaldamento e condizionatori, impostare meglio le temperature delle caldaie, promuovere lo smart working. Ma il cuore della new wave per ridurre le emissioni, migliorare la qualità dell’aria, e con questa il clima, sono le energie rinnovabili, simbolo di efficienza energetica, anche se spesso vittime di falsi miti e fake-news: “Le rinnovabili hanno avuto un processo di crescita molto rapido e il cittadino medio non si è accorto delle loro potenzialità e soprattutto dei costi contenuti”, osserva Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile. “Entro il 2030, l’84 per cento dell’energia dovrà derivare da fonti rinnovabili. E per farlo dobbiamo investire molto nei piani di accumulo, che sono spesso discontinui, certo: ma abbiamo la tecnologia giusta per superare questo problema”. “Il clima sta cambiando - ha concluso Ronchi - e definire tutto questo come qualcosa di eccezionale significa limitarsi ad aspettare che passi”.