Congo: i Gorilla nella nebbia minacciati dal petrolio

Congo: i Gorilla nella nebbia minacciati dal petrolio

Mentre il mondo, in risposta alla crisi energetica provocata dall’aggressione russa all’Ucraina, cerca di svoltare verso le energie rinnovabili il più rapidamente possibile, abbandonando le fonti fossili a tutela della qualità dell’aria e contro il cambiamento climatico, la Repubblica del Congo rema contro: il Governo locale ha deciso di mettere all’asta i permessi per la ricerca del petrolio e del gas nell’area in cui abitano i gorilla in via di estinzione. Si tratta della regione del Parco nazionale di Virunga, dichiarata dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’Umanità nel 1978, diventata famosa anche per il grande pubblico grazie all’autobiografia della ricercatrice americana Dian Fossey e poi al film che ne fu tratto nel 1988, “Gorilla nella nebbia”.

‏“Stiamo parlando dell’unica grande foresta pluviale che assorbe più carbonio di quanto ne emetta ed è sicuramente il peggior posto al mondo da esplorare per i combustibili fossili”, dicono gli esperti e gli ambientalisti, pronti ad esortare le principali società di combustibili fossili a non partecipare all’asta. “La foresta pluviale del bacino del Congo abbraccia sei Paesi e regola le precipitazioni fino all’Egitto: è come se dopo tutto questo gran parlare sui cambiamenti climatici, si decidesse di sparare una di quelle bombe in grado di fare salire la febbre della Terra ben oltre l’ormai noto grado e mezzo di sopportazione”.

‏“Capiamo le problematiche ambientali - replica il portavoce del Governo congolese - ma il nostro Paese ha tutto il diritto di sfruttare le proprie risorse naturali: abbiamo bisogno come il pane di questi progetti legati all’esplorazione di petrolio e gas; proprio per proteggere le nostre foreste”.